Power Balance dovrà dimostrare la sua efficacia all’Antitrust


E’ uno dei must dell’estate 2010 e lo si può vedere praticamente ovunque a chiunque: i Power Balance stanno spopolando nelle spiagge come altrove, questi braccialetti in silicone e neoprene con un ologramma che produce un campo magnetico. A detta del produttore questo campo magnetico interverrebbe sul campo magnetico umano donando all’indossatore nuove energie, senso di equilibrio migliore e migliore coordinazione.

Come si può pensare di contraddire un prodotto di successo come questo? Non è in discussione il successo di questi coloratissimi braccialetti ma la loro efficacia. E a riguardo l’Antitrust vuole vederci chiaro e ha chiesto per i prossimi giorni un’esaustiva documentazione scientifica che comprovi i benefici medici promessi.

Negli ambienti tecnico-medici l’opinione che prevale è lo scetticismo, per cui molti sono portati a credere che l’effetto sia solo illusorio e dettato dall’autostima. Così come spiega Walter Santilli, professore ordinario di Fisiatria all’Università La Sapienza di Roma:

In medicina è studiato da molto tempo, come reazione dell’organismo alle suggestioni. Succede che una persona che non riesce a raggiungere una certa prestazione, con un placebo non raggiunge magari proprio quella prestazione ma si migliora molto. Se il braccialetto fosse in grado di alterare i risultati sportivi, si dovrebbe muovere l’antidoping

Il professore si mostra attrettanto scettico sull’efficacia dell’ologramma:

Quando ci si collega al siti della Power Balance ci appare un ologramma, un disegno, che secondo l’azienda stimolerebbe il sistema biologico in modo tale da migliorare le performance. A questo punto il quesito del medico è questo: come può un disegno produrre effetti magnetici e influenzare l’organismo umano? Se davvero fosse così scomparirebbe tutta la medicina riabilitativa

Entro 15 giorni l’Antitrust acquisirà tutta la documentazione fornita da Power Balance Italy e Sport Town e si pronuncerà per un verdetto dagli esiti importanti.

Se da un lato infatti potrebbe rappresentare per Power Balance un’opportunità per sgombrare ogni dubbio nei consumatori sull’efficacia del prodotto un esito controria potrebbe dare il via a una serie di richieste di rimborsi da parte delle associazioni dei consumatori.